In UK si continua a parlare della tassa sui giochi online

In UK la gestione della tassazione dei casino resta un nodo ben lungi dall’essere superato. È stimato infatti che il governo perda circa 300  milioni di sterline l’anno di tasse non pagate dagli operatori offshore.

Oltre al governo, che con Matt Hancock ha già proposto sul modello sudafricano una tassazione in base alla provenienza delle giocate, anche gli operatori onshore richiedono più equità. D’altra parte però, i casino online offshore lamentano una tassazione spropositata in UK: questo non fa altro che sviluppare un mercato di operatori non autorizzati che eludono le tasse senza dare garanzie ai giocatori.

Le problematiche non finiscono qui: anche i casino tradizionali chiedono maggiore equità, dato che arrivano a pagare fino al 50% di tasse con costi elevati anche per gli affitti delle strutture; eppure, come sottolineato da Malcom Moss (presidente del National CasinoIndustryForum), queste realtà creano numerosi posti di lavoro incidendo notevolmente sullo sviluppo delle aree circostanti.

Di sicuro ci vorrà ancora tempo per arrivare a delle soluzioni e  trasformarle in leggi approvate dal parlamento.